Capo Tindari e Laghetti di Marinello

Il sito di Capo Tindari, oggi Riserva Naturale Orientata “Laghetti di Marinello” ricade nel territorio comunale di Patti (ME). Da un punto di vista geologico esso è costituito da rocce metamorfiche di età paleozoica. Queste litologie formano delle falesie a picco sul mare, alla base delle quali si sviluppa il complesso dei laghetti di Marinello o di Oliveri-Tindari. Si tratta di un insieme di cordoni litorali, banchi sabbiosi, canali e lagune che costituiscono uno dei litorali più famosi delle coste siciliane.

I laghetti di Tindari sono il risultato di una combinazione tra natura e attività antropica. Sono infatti diversi gli interventi umani che sono stati fatti in quest’area già dai tempi della colonia greca di Tyndaris. Questa fu fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 a.C. Prende il nome dal re di Sparta Tindaro, padre putativo dei Dioscuri Castore e Polluce. Oggi il sito di Tindari è anche luogo di culto grazie alla presenza del santuario dove è custodito il simulacro della Madonna nera.

Il sito di Capo Tindari costituisce un ambiente naturale in continua evoluzione grazie all’azione combinata dei corsi d’acqua e delle correnti marine. Si tratta dell’unico esempio di lagune costiere del litorale tirrenico siciliano. Grazie alle sue peculiarità geologiche, ecologiche, faunistiche e storiche, il promontorio di Capo Tindari è stato dichiarato Riserva Naturale Orientata nel 1998 e Sito di Interesse Comunitario nel 2005.

Lungo i laghetti salmastri si sviluppa una vegetazione rappresentata dalla cannuccia di palude (Phragmites australis) e dal giunco pungente (Juncus acutus). Queste piante sono capaci di resistere ad una elevata salinità delle acque. Il promontorio roccioso si presta ad ospitare specie avicole quali il gheppio (Falco tinnunculus), il corvo imperiale (Corvus corax), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gabbiano reale (Larus michahellis), il fringuello (Fringilla coelebs), il saltimpalo (Saxixola torquata), l’occhiocotto (Sylvia melanocephala) e la sterpazzolina (Sylvia cantillans).

Description

The site of "Capo Tindari" is located close to the town of Patti, in the province of Messina. It is represented by a promontory of metamorphic rocks that are Paleozoic in age. At the base of this promontory there are beach ridges, sand banks, canals and lagoons that constitute the complex of "Marinello” or “Laghetti di Oliveri-Tindari”.

At the same site, Dionysius of Siracusa founded the Greek colony of Tyndaris in 396 B.C. Today the promontory of Tindari is also a place of worship because there is a sanctuary that hosts the famous statue of the "Black Madonna".

Finestra di approfondimento: le rocce metamorfiche

Le rocce che costituiscono il promontorio di Capo Tindari sono rocce di origine metamorfica. Il metamorfismo è un processo che porta alla trasformazione mineralogica di rocce preesistenti. I fattori che determinano queste trasformazioni sono essenzialmente la temperatura e la pressione.

In relazione alla variazione di questi parametri si possono distinguere tre tipi di metamorfismo: un metamorfismo dinamico, legato principalmente a variazioni di pressione; un metamorfismo di contatto, legato a variazioni di temperatura; un metamorfismo regionale legato a variazioni sia di temperatura sia di pressione. Quest’ultimo si verifica quando due placche tettoniche collidono coinvolgendo enormi volumi di roccia.

In Sicilia le rocce metamorfiche affiorano nella parte nord-orientale dell’isola e costituiscono il complesso dei Monti Peloritani. Esse si sono originate per metamorfismo regionale avvenuto in seguito al processo di collisione tra la Placca europea e quella africana, responsabile dell’orogenesi Alpina.


Indicazioni

Ubicazione: Patti (ME)
Coordinate: 38.1412, 15.0527
Tipo di interesse scientifico principale: Geomorfologico
Grado di interesse scientifico: Nazionale
Categoria Geosito: Areale
Stato del Geosito: Proposto (ISPRA)

  • 1. Panoramica della spiaggia e dei cordoni sabbiosi alla base del promontorio di Capo Tindari

  • 2. Panoramica della spiaggia e dei cordoni sabbiosi alla base del promontorio di Capo Tindari

  • 3. RNO “Laghetti di Marinello”

  • 4. RNO “Laghetti di Marinello”

  • 5. RNO “Laghetti di Marinello”

  • 6. RNO “Laghetti di Marinello”

  • 7. RNO “Laghetti di Marinello”

  • 8. Capo Tindari e laghetti di Marinello

  • 9. Panoramica della spiaggia e dei cordoni sabbiosi alla base del promontorio di Capo Tindari

  • 10. Tipica vegetazione di ambiente sabbioso costiero presso la RNO “Laghetti di Marinello”