Saline di Trapani e Paceco

Le saline di Trapani e Paceco, caratterizzate da acque di bassa profondità e ricche di fauna e flora adattatesi a vivere in un ambiente fortemente salmastro, rappresentano una località particolarmente suggestiva, contraddistinta da specchi d'acqua suddivisi da sottili strisce di terra che formano una sorta di scacchiera irregolare e multicolore. La raccolta del sale in quest'area risale probabilmente al tempo dei Fenici (circa 3.000 anni fa) e, passando per gli Arabi che forniscono la prima vera testimonianza di una salina a Trapani, continua ancora oggi con sistemi condotti artigianalmente, caso unico tra tutte le saline del Mar Mediterraneo.

Il sito in esame ricade all'interno della Riserva Naturale Orientata "Saline di Trapani e Paceco", un'area protetta con un’estensione complessiva di circa 1.000 ettari ubicata all'interno dei territori comunali di Trapani e Paceco (TP) e che costituisce anche una delle aree umide costiere più importanti della Sicilia Occidentale.

L'interesse di tipo geologico che rivestono le saline di Trapani e Paceco, requisito essenziale affinché siano individuate come geosito da tutelare e valorizzare, è legato alla precipitazione dei cristalli di cloruro di sodio (NaCl) a partire da acque con elevata concentrazione salina. Tale processo di cristallizzazione è anche il meccanismo che sta alla base della formazione delle rocce sedimentarie di tipo chimico e che, in passato, ha portato alla formazione delle rocce evaporitiche affioranti soprattutto in Sicilia Meridionale e appartenenti alla Serie Gessoso-Solfifera durante l'evento geologico noto come “Crisi di salinità del Messiniano” (6-5 milioni di anni fa).
Le saline costituiscono, dunque, uno dei pochi casi in cui è possibile assistere alla formazione di una roccia alla scala dei tempi umani e non in milioni di anni, come siamo di solito abituati a pensare.

Condizioni necessarie perché il sale si formi sono l'energia del vento, il calore del sole e una scarsa piovosità, oltre ovviamente alla presenza dell'acqua di mare. Altri fattori importanti per la precipitazione del sale sono la presenza di un territorio morfologicamente pianeggiante (in modo da favorire l'aumento della temperatura delle acque e, quindi, l'evaporazione e in cui il ricircolo delle acque avviene con difficoltà) e un substrato impermeabile o poco (scarsamente) permeabile. Un insieme di condizioni climatiche, morfologiche e geologiche contemporaneamente presenti in questa località, caratterizzata da un'area alluvionale tipica di delta fluviale i cui depositi impermeabili limo-argillosi qui trasportati hanno dato origine in passato ad un'area paludosa costiera.

Tutta l'area delle saline risulta essere di particolare interesse ornitologico in quanto luogo di sosta per migliaia di uccelli durante la migrazione sia autunnale che primaverile. Tra questi si annoverano molte forme svernanti (fenicotteri, spatole, aironi bianchi maggiori, garzette, falchi di palude, limicoli e anatidi) e altre nidificanti (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, fratini, calandrella).

Dato il carattere fortemente salmastro di tale ambiente, le saline sono popolate da un elevato numero di specie alofile appartenenti a numerosi generi. Si tratta di specie erbacee o di piccoli arbusti che, grazie a diversi meccanismi di adattamento, sono in grado di crescere in questo ambiente particolarmente "estremo". Interessanti anche le comunità vegetali presenti nelle vasche e nei canali delle saline, con presenza di fanerogame marine quali la Posidonia oceanica e di diverse specie vegetali rare e a rischio di estinzione come il cosiddetto “Fungo di Malta”, una pianta parassita (Cynomorium coccineum) che in Italia, oltre alla zona fra Trapani e Marsala (TP), è possibile osservare solo in poche aree costiere della Sardegna e della Basilicata.

Description

The salt pans of Trapani and Paceco are characterized by shallow waters and are rich in fauna and flora adapted to living in a highly salty environment. The collection of the salt in this area probably dates from the time of Phoenicians, some 3000 years ago, and continues today with systems carried on by hand.

The geological interest of the salt pans is linked to the precipitation of crystals of sodium chloride (NaCl) from water with high salt concentration. This process of crystallization, facilitated by the presence of solar heat, wind energy and low rainfall, is also the mechanism that underlies the formation of sedimentary rocks of chemical type. It, in the past, led to the formation of evaporite rock outcroppings, mainly in southern Sicily, belonging to the "Gessoso-Solfifera" Series during the geological event known as "Messinian Salinity Crisis" (6 to 5 million years ago).

The salt pans are thus one of the few cases where it is possible to observe the formation of a rock to the human time scale, and not in millions of years as we are usually accustomed to thinking.

Finestra di approfondimento: le Evaporiti

Per evaporiti si intendono rocce o depositi sedimentari che si formano per precipitazione diretta a partire da acque ad elevata concentrazione salina (salamoie) e il cui nome è legato al processo di evaporazione delle acque, condizione necessaria affinché i sali possano precipitare.
I minerali più comuni che si formano a seguito di questo processo sono il gesso (CaSO4 ·2H2O), l'anidrite (CaSO4), il salgemma (NaCl), la calcite (CaCO3), la dolomite (Ca,Mg(CO3)2) e i sali di magnesio e potassio come la silvite (KCl). Vari esperimenti hanno mostrato che, a partire da un sistema chiuso, i minerali si depositano in ordine inverso alla loro solubilità. Di conseguenza, una tipica sequenza evaporitica è costituita, dal basso verso l'alto, da: 1) calcite e dolomite; 2) gesso o anidrite; 3) salgemma (alite); 4) sali di potassio e magnesio.

Depositi evaporitici si sono formati in diversi contesti geologici: dalle saline naturali, localizzate in regioni molto calde e con bassa circolazione idrica delle acque marine, ai bacini continentali, depressioni aride interne ai continenti in cui fluiscono acque salate provenienti, ad esempio, dalla risalita di falde acquifere sotterranee.

Importanti ed anche economicamente rilevanti depositi evaporitici si trovano in Germania, Inghilterra, Stati Uniti e Cile. In Sicilia sono ben note le evaporiti messiniane della Formazione Gessoso-solfifera la cui genesi è legata all'evento geologico noto come "Crisi di salinità del Messiniano" (Miocene superiore).


Indicazioni

Ubicazione: Paceco (TP) - Trapani
Coordinate: 38.000136, 12.510797
Tipo di interesse scientifico principale: Mineralogico, Paesaggistico
Grado di interesse scientifico: Internazionale
Categoria Geosito: Areale
Stato del sito: Da proporre per l’istituzione quale geosito

  • 1. RNO “Saline di Trapani e Paceco”: vasche utilizzate per la raccolta del sale

  • 2. Raccolta del sale presso la RNO “Saline di Trapani e Paceco”

  • 3. Raccolta del sale presso la RNO “Saline di Trapani e Paceco”

  • 4. Fenicotteri presso la RNO “Saline di Trapani e Paceco”

  • 5. Cristalli di sale

  • 6. RNO “Saline di Trapani e Paceco”

  • 7. RNO “Saline di Trapani e Paceco”: vasche utilizzate per la raccolta del sale

  • 8. RNO “Saline di Trapani e Paceco”: vasche utilizzate per la raccolta del sale

  • 9. RNO “Saline di Trapani e Paceco”

  • 10. RNO “Saline di Trapani e Paceco”