Travertino della Cava Cappuccini

La cava di travertino ubicata in Contrada Cappuccini ad Alcamo (TP), oltre ad aver rappresentato un elemento fondamentale per lo sviluppo socio-economico della città, costituisce un importante geosito utile per la ricostruzione della storia geologica di questa parte della Sicilia negli ultimi 800.000 anni (Pleistocene medio-superiore). L'attività estrattiva, le cui origini risalgono al XIV secolo, ha permesso di osservare più da vicino la roccia e le sue caratteristiche, scoprendo in essa fossili di eccezionale importanza.

La città di Alcamo si è sviluppata nel corso dei secoli al di sopra di un grosso banco di travertino, la cui genesi è da mettere in relazione con un sistema di circolazione idrica sotterranea legato ad assetti idrogeologici differenti da quelli attuali.

In genere, il travertino contiene resti animali e vegetali che si sono conservati a causa dell'attività incrostante del carbonato di calcio disciolto nelle acque. I resti vegetali, più difficili da conservare, sono presenti sotto forma di impronte di foglie o di cavità che si formano per la decomposizione di rami e tronchi. I resti animali invece, ricchi di parti mineralizzate, sono presenti sia come resti fossilizzati sia come calchi o impronte.

L'importanza del sito di Cava Cappuccini è legata, soprattutto, al peculiare contenuto paleontologico rinvenuto nel banco di travertino. Tale contenuto è costituito, in particolare, da resti fossili di animali mai segnalati prima in Sicilia, come ad esempio tartarughe terrestri giganti ed elefanti di piccola taglia.
Le analisi paleontologiche e stratigrafiche effettuate sui resti di elefanti di piccola e media taglia qui rinvenuti hanno influenzato tutti gli studi successivi relativamente all'arrivo in Sicilia di varie specie di elefanti e della loro evoluzione in ambiente insulare. Infatti, intorno agli anni ’80 nella cava di Contrada Cappuccini i lavori di coltivazione hanno portato alla luce una grossa frattura nel travertino. Questa, riempita di un paleosuolo e chiaramente successiva alla formazione del travertino, conteneva un’associazione fossile caratterizzata dalla presenza di un elefante di media taglia (Paleoloxodon nmnaidriensis). Il fatto che il paleosuolo contenesse tali resti (assenti nel banco di travertino, invece caratterizzato dalla presenza dell’elefante di piccola taglia) ha costituito un'inoppugnabile prova stratigrafica sulla corretta successione degli elefanti di taglia ridotta che hanno popolato la Sicilia durante l’ultimo milione di anni.

La collezione paleontologica proveniente dalla cava è oggi custodita presso il Museo Geologico G.G. Gemmellaro dell'Università degli Studi di Palermo e rappresenta, ovviamente, solo una minima parte dei resti realmente contenuti nella roccia. La collezione è costituita da oltre 100 reperti riferiti principalmente all'elefante nano (Paleoloxodon falconeri), al ghiro gigante (Leithia melitensis), ad un mollusco gasteropode terrestre (Helix mazzulli) e, soprattutto, ad una tartaruga terrestre di grande taglia (Titanochelon sp.), quest'ultima contraddistinta dalla presenza di centinaia di resti di uova fossilizzate.

Description

The "Cava Cappuccini" travertine quarry located in Alcamo (Province of Trapani) is an important geological site useful for the reconstruction of the geological history of this part of Sicily during the last 800,000 years (Middle-Upper Pleistocene).

Normally, the travertine contains the remains of animals and plants, also found in the form of casts and footprints, which have been preserved because of the encrusting power of the calcium carbonate dissolved in the water.

The importance of the “Cava Cappuccini” is mainly related to the unique paleontological content found in the travertine rock bench, consisting in particular of fossilized remains of animals never recorded before in Sicily, such as giant tortoises and small sized elephants. Moreover, the palaeontological and stratigraphic analysis performed on the remains of small and medium size elephants found at Cava Cappuccini have also influenced all the subsequent studies concerning the arrival in Sicily of various species of elephants and their evolution in the island environment.

Finestra di approfondimento: il travertino

Il travertino rappresenta uno dei più antichi materiali da costruzione utilizzato dall’uomo, adoperato in particolare dai Romani che lo impiegarono largamente come materiale ornamentale e da costruzione. Il suo nome viene infatti dal latino lapis tiburtinus, letteralmente “pietra di Tivoli” poiché proprio a Tivoli (in provincia di Roma) vi sono le più estese ed antiche cave italiane, coltivate da oltre duemila anni.

Il travertino è una roccia sedimentaria di origine chimica. La sua deposizione è dovuta alla precipitazione di carbonato di calcio (CaCO3) da una soluzione soprassatura per effetto della degassazione dell’anidride carbonica (CO2) in essa disciolta, secondo la seguente reazione:

Ca(HCO3)2 → CaCO3 + H2O + CO2

La deposizione può essere facilitata, oltre che dall’aumento della temperatura e dalla diminuzione della pressione, anche dalla presenza di vegetazione (muschi e alghe).


Indicazioni

Ubicazione: Alcamo (TP)
Coordinate: 37.985566, 12.961570
Tipo di interesse scientifico principale: Paleontologico/Stratigrafico
Grado di interesse scientifico: Mondiale
Categoria Geosito: Areale
Stato del Geosito: Istituito

  • 1. Frattura nel banco di travertino di Cava Cappuccini riempita con paleosuolo

  • 2. Panoramica del banco di travertino di Cava Cappuccini con frattura riempita con paleosuolo

  • 3. Resti fossili di uova di tartaruga gigante terrestre nel travertino di Cava Cappuccini

  • 4. Impronte fossili di foglie nel travertino di Cava Cappuccini

  • 5. Calco encefalico di Paleoloxodon falconeri nel travertino di Cava Cappuccini

  • 6. Fronte di cava nel travertino di Cava Cappuccini con resti fossili di elefante nano

  • 7. Panoramica di Cava Cappuccini

  • 8. Sezione trasversale di difesa di Paleoloxodon falconeri nel travertino di Cava Cappuccini

  • 9. Sezione di molari di Paleoloxodon falconeri nel travertino di Cava Cappuccini

  • 10. Resti di uova di tartaruga gigante terrestre nel travertino di Cava Cappuccini