Miniere di asfalto di Contrada Tabuna e Contrada Streppenosa

L’area compresa tra Modica e Ragusa presenta un notevole interesse geominerario per via degli affioramenti di roccia asfaltica. Numerose sono le miniere in questa zona, tra le quali si segnala per importanza quella di Castelluccio-Streppenosa, di grande interesse sia per le valenze di archeologia industriale insite nel sito minerario sia per alcuni aspetti geomorfologici. La miniera di Streppenosa, oggi dismessa, venne gestita per un breve periodo dalla società inglese Val de Travers, che aveva anche in concessione la Miniera di Tabuna-Cortolillo, entrambe coltivate in sotterraneo. Lo sviluppo complessivo delle gallerie è di circa 1.600 metri con ampiezze che vanno da pochi metri a 5-7 metri ed altezze fino a una decina di metri. L'ingresso originario era dato da una discenderia azionata da una caldaia a carbone, ancora visibile all'interno di un’adiacente costruzione, mentre l'aerazione delle gallerie era garantita da un secondo pozzo posto più a Sud. Il materiale estratto veniva invece portato all'esterno tramite vagoncini, attraverso una galleria orizzontale il cui ingresso si apre sulla vallata del fiume Irminio e che costituisce attualmente l’unica entrata agevole alla miniera. Percorrendo la galleria di ingresso si notano da subito le caratteristiche pareti di calcare impregnato di bitume con colate di pece solidificata.

Percorrendo altri settori della miniera è possibile riconoscere altre tipiche morfologie di origine carsica: vaschette di percolazione, pisoliti (note anche come “perle di grotta”) ed ancora piccole stalattiti eccentriche di bitume pendenti dalle pareti, vele o cortine calcitiche dentellate e tante altre suggestive morfologie. La fusione fra le regolari e fredde geometrie della miniera, frutto del duro lavoro dei minatori, con le morfologie naturali originatesi dai processi carsici attivati dalle acque di infiltrazione, rendono a pieno titolo la miniera di Streppenosa un ambiente molto suggestivo dal punto di vista geospeleologico, che andrebbe valorizzato e tutelato. Interessante è anche la flora spontanea del territorio circostante, in particolare l’ampia varietà di orchidee.

Anche l’affioramento di Contrada Tabuna rappresenta un sito di notevole interesse sia geo-paleontologico che mineralogico, per via degli importanti giacimenti asfaltiferi ampiamente sfruttati a partire dalla fine del 1800. Il giacimento asfaltifero di Contrada Tabuna è localizzato a Sud dell’abitato di Ragusa in un’area interessata da una serie di faglie responsabili del ribassamento di un cuneo di roccia asfaltica. Giacimenti di questo tipo sono molto comuni nel territorio ibleo e, seppur noti dall’antichità, solamente a partire dal 1838 furono oggetto di progressivo sfruttamento da parte di grandi compagnie straniere che cavavano la roccia asfaltica impiegata nella costruzione di pavimentazioni stradali in tutta Europa.

In questi particolari affioramenti sono stati portati alla luce anche numerosi resti fossili: denti di squali miocenici ma, soprattutto, reperti ossei e dentari dello stesso periodo geologico testimonianti la presenza di grossi odontoceti, tra i quali vale la pena ricordare il Neosqualodon gemmellaroi segnalato da Gaetano Giorgio Gemmellaro e studiato in seguito dal figlio, Mariano.

Description

The Streppenosa mine has a great importance for both geomorphology and industrial archeology. The length of the tunnels is 1600 meters, with widths ranging from a few meters to 7 meters and a height of 10 meters. Inside the mine there are pisolites, small stalactites of bitumen, sails and calcite curtains. Interesting are the natural flora of the area, in particular the wide variety of orchids.

Also the industrial district of Contrada Tabuna is a site of great palaeontological and mining interest. Deposits of bitumen have been mined since 1800. In this outcropping there were found numerous fossils such as shark teeth and bones of dolphins (Neosqualodon gemmellaroi).

Finestra di approfondimento: gli idrocarburi

Gli idrocarburi sono composti organici che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Ampiamente usati come combustibili, la loro principale fonte in natura è di origine fossile. Una prima distinzione tra i vari idrocarburi si riferisce al loro stato fisico, nelle condizioni di pressione e di temperatura ambientali. In natura troviamo idrocarburi sia liquidi (petroli), sia gassosi che solidi. Gli idrocarburi solidi derivano dall’ossidazione dei precedenti e prendono il nome di bitumi. Una roccia calcarea impregnata di bitume è detta asfalto.

Il processo che porta alla trasformazione della materia organica in idrocarburi è un processo analogo a quello della carbonificazione ed è detto naftogenesi. Un ambiente favorevole alla naftogenesi è costituito da acque più o meno stagnanti: in queste acque non ossigenate le spoglie degli organismi animali e vegetali si depositano sul fondo, mescolandosi a sedimenti argillosi e costituendo una melma putrida chiamata sapropel. Attraverso complesse reazioni connesse alla diagenesi, il sapropel si trasforma in roccia compatta, detta sapropelite, dove si originano gli idrocarburi. La sapropelite si presenta in genere come argilla compatta scura, fetida e bituminosa.


Indicazioni

Ubicazione: Ragusa
Coordinate: 36.908299, 14.722700
Tipo di interesse scientifico principale: Minerario
Grado di interesse scientifico: Nazionale
Categoria Geosito: Areale
Stato dei Geositi: Segnalati

  • 1. Ruderi dell’edificio di lavorazione del materiale

  • 2. Panorama sulla zona della Miniera Streppenosa

  • 3. Ingresso della miniera Streppenosa

  • 4. Particolare dei colpi di piccone sulle pareti del corridoio d’ingresso della Miniera Streppenosa

  • 5. Ruderi dell’edificio di lavorazione del materiale

  • 6. Collinetta formata dal materiale di risulta della Miniera Streppenosa

  • 7. Particolare dell’interno della Miniera Streppenosa

  • 8. Particolare dell’interno della Miniera Streppenosa

  • 9. Particolare dell’interno della Miniera Streppenosa

  • 10. Particolare dell’interno della Miniera Streppenosa